una Vallata piena di Stelle

Memoria

EDIZIONE 2021

Come da tradizione – siamo ormai giunti alla sua Vᵃ edizione – il 27 gennaio (domani sera) si terrà a Fiorano al Serio la manifestazione 

“UNA VALLATA PIENA DI STELLE. CAMMINATA NELLA MEMORIA PER BAMBINI E FAMIGLIE” sul tema della Shoah.

Quest’anno il momento di ricordo e riflessione avverrà fra le mura delle nostre case, in comodità, al caldo dei termosifoni, delle stufe e dei camini. Infatti l’associazione culturale La Vallata dei libri bambini, in ottemperanza alle normative del momento che non permettono di incontrarsi, vuole comunque dare continuità al proprio progetto sul ricordo e sulla Memoria.

Per un’associazione come la nostra, dedita alla formazione del bambino tramite la proposta variegata di buone letture, “fare memoria” di ciò che è stato è  indispensabile per offrire strumenti di riflessione che accompagnino nelle scelte future.

Quest’anno non ci sarà il solito corteo con letture e rappresentazioni teatrali per le vie del paese, ma la messa in onda sul nostro canale YOUTUBE di uno spettacolo tratto dal libro “LE VALIGIE DI AUSCHWITZ” di Daniela Palumbo (Mondadori Piemme) e qui messo in scena dalla compagnia teatrale AMICI SUL SERIO, sempre disponibile ad aiutare la nostra associazione, come del resto avviene con altre realtà significative del territorio: pensiamo in modo particolare al Corpo musicale di Fiorano al Serio e all’Amministrazione comunale del paese.

Lo spettacolo sarà preceduto da una diretta Facebook con l’autrice del libro Daniela Palumbo, dalla regista dello spettacolo Viviana Valsecchi, dal Presidente della nostra associazione Roberto Squinzi e dall’Assessore alla cultura del Comune di Fiorano sig. Francesca Balduzzi.

L’associazione, in segno di silenziosa resilienza e Memoria, invitandovi alla diretta facebook e alla visione dello spettacolo, chiede inoltre di apporre alla finestra della propria abitazione un lumicino a ricordare le molte persone morte in nome di una tragica follia.

IL PROGETTO

 

Si tratta dell’altro grande progetto formativo dell’associazione e avviene sempre intorno al 27 gennaio, Giorno della Memoria.

Celebrato per legge in tutta Italia in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, il Giorno della Memoria prende qui una piega del tutto particolare.

Unica nel suo genere in tutta Italia, “Una vallata piena di stelle. Camminata per la Memoria” è ideata per i bambini, che hanno così modo di apprendere e riflettere – in maniera più amicale – su uno degli episodi più tragici e bui della storia degli uomini.

Genitori e bambini, alunni e scolaresche, si danno appuntamento la sera per le strade di Fiorano al Serio, in val Seriana, per condividere un momento musica, di lettura teatrale e di silenzio grazie alla collaborazione della Compagnia teatrale Amici sul Serio, l’Amministrazione Comunale, la Parrocchia e il Corpo musicale di Fiorano al Serio.

LA LETTERA DI LILIANA SEGRE

Nel 2019, durante la Camminata della Memoria, è stata letta questa lettera che la Senatrice Liliana Segre ci ha inviato per l’occasione. Un dono immenso e gradito, da parte di una donna che ha saputo scegliere la vita, nonostante abbia vissuto un dolore inenarrabile.

Cari bambini, mi rivolgo a voi come una nonna ai propri nipotini, perché io sono davvero una nonna e so con quanto affetto e impegno le nonne raccontano le storie. 

Le storie, anche quelle che sembrano raccontare un mondo non reale hanno sempre un senso educativo, spiegano il bene che c’è nel mondo ma anche il male, che nella lotta eterna della vita è presente in ogni cosa.

 La mia è una storia vera, racconto la mia vita di bambina che è stata portata via da casa, dalla scuola, dagli amici e dagli affetti più grandi ma poi è ritornata.

Ognuno di noi resta quel bambino che è stato, nel mio ricordo provo un’immensa pena nel rivedermi. Io ero una bambina milanese qualunque, di 8 anni, di famiglia ebraica laica, vi domanderete cosa significa, come voi non sapevo neanche il significato di questo termine.

Facevo la vita di tanti bambini, ero molto serena e chiacchierona. Andavo al cinema, a teatro, a passeggio con il nonno, alle corse dei cavalli, organizzavo festicciole e scambiavo inviti con le amiche, la nonna preparava le torte, andavo alla scuola pubblica del quartiere. Quando arrivarono le leggi fasciste e razziste, quando mio papà cercò di spiegarmi il significato e mi disse con voce rotta che ero stata espulsa dalla scuola elementare non riuscivo a capire. La domanda che continuavo a pormi  era ‘perché?’ perché, perché, perché. Ancora oggi mi agita e non vi ho trovato risposta. Da allora ci fecero sentire ‘diversi’ dagli altri italiani. Quello che ci colpì maggiormente fu l’indifferenza generale, pochi amici ci rimasero vicini, gli altri voltarono faccia e cervello da un’altra parte. Addirittura la mia maestra sparì senza nemmeno un saluto, una spiegazione, un abbraccio. Pochissimi quelli che si schierarono contro quelle leggi vergognose, mentre gli ebrei venivano trattati da nemici della patria e venivano interrogati, perquisiti, minacciati. 

Solo i detenuti di San Vittore dimostrarono pietà verso di noi, mentre i militari ci portavano via, ci lanciavano arance e ci urlavano i propri nomi per offrirci un aiuto che in quel momento non potevano darci. Ma si esposero alle reazione delle guardie, non furono INDIFFERENTI. E per questo sono ancora grata a loro e vado a testimoniare la mia storia in carcere.

Sono stata portata in un posto orribile, ho vissuto molte esperienze brutte ma sono sopravvissuta perché sono stata tanto più fortunata di altri, ma grazie anche alla mia fiducia nella vita e nelle mie capacità. Perché la vita è bella anche quando sembra brutta e il male va affrontato sempre e sconfitto.  Come affrontarlo? Con la conoscenza, l’informazione, lo studio del passato, che deve essere visto come insegnamento, per imparare a non commettere gli stessi errori delle persone che hanno vissuto prima. 

Bisogna imparare bene cosa significa accettare le persone diverse da noi, che vengono da altre culture e altri mondi, perché questo serve per arricchire la nostre esperienze, ognuno impara dall’altro. 

Sono molto amareggiata nel sentire ancora oggi termini come “razza”, la razza non esiste, esiste il genere umano

Dovete imparare il significato della parola TOLLERANZA, della parola INDIFFERENZA, un termine orribile, che significa essere egoisti e non aiutare gli altri distogliendo gli occhi e facendo finta di non vedere quando sono in difficoltà, significa avere paura dei prepotenti che invece vanno affrontati sempre.

Questo richiede un grande sforzo di coraggio, di sentimenti e di emozioni. 

Non a tutto  si può dare risposta, in tanti mi chiedono perché è successo l’olocausto, perché esistono le guerre, perché gli uomini non vivono felici e in pace. Perché gli uomini sono crudeli verso i propri simili. Non ho le risposte. Soprattutto per quello che è successo 80 anni fa, non ho risposte neanche per il futuro. 

Come sapete è ai giovani che intendo portare la mia testimonianza, io tra le poche persone sopravvissute ancora in vita ho la missione di parlare anche a nome di chi non è tornato, quelle migliaia di derelitti che non ce l’hanno fatta, insieme a mio papà, ai miei nonni, ai tanti bambini, mamme, giovani, vecchi .

Purtroppo il passato non si cancella, ritorna proiettando ombre sul presente. Ma sarà la luce delle vostre fiamme ad illuminare il cammino, questa fiaccolata  sotto le stelle che illuminerà simbolicamente il buio della notte. 

Sapete, durante la mia prigionia avevo scelto una stellina in cielo per farmi compagnia e darmi forza, tutte le notti la cercavo e pensavo che il mio destino era legato alla sua luce, mi ha aiutato osservarla e pensare a lei come protezione.

Immagino sia per voi una delusione non avere la possibilità di incontrare un testimone diretto, ma ormai i pochi sopravvissuti sono come me anziani e affaticati. Come dicevo sono una nonna, ho ormai 88 anni.

I miei nipoti ideali oggi siete voi e vorrei guardarvi negli occhi, abbracciarvi uno per uno, perché sono sicura che qualcuno di voi continuerà a tenere viva la fiamma di questa notte, diventerà una “candela della memoria”, spero siate in tanti ad accogliere questo mio accorato invito.

Non dovrete permettere che la fiamma si spenga. E’ lì che il buio della DIMENTICANZA, DEL SILENZIO, DELL’INDIFFERENZA potrebbe fare paura. 

Per costruire un futuro di Pace e Tolleranza ricordate sempre le parole ESPULSIONE e INDIFFERENZA, sono nemiche della società civile e molto pericolose, reagite a questo, opponetevi con tutto il cuore e la mente

Io parlo faticosamente della mia storia a tanti giovani come voi, chiedo di diventare miei portavoce e di impegnarvi a portare la Verità storica alle generazioni future.

Alzate ora gli occhi e guardate le stelline del cielo. Tra queste sono sicura che brilla ancora la mia. 

Rappresenta la bellezza della vita che a volte sembra lontana e irraggiungibile. Scegliete la vostra stella personale, cercatela nei momenti bui e difficili.

Ricordatevi le mie parole per farvi guidare nel percorso di testimonianza, tolleranza e comprensione, di convivenza civile che aiuterà voi a costruire un futuro di pace.

Vi abbraccio uno per uno, con affetto e simpatia.

Liliana Segre

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